COSA CI FA ARRABBIARE E COSA CI RENDE FELICE

Gli anziani di Muggia si raccontano in “Esistenze 2013”

Muggia

Come già anticipato nello scorso numero di IT La Gazzetta, il progetto Esistenze prevede il coinvolgimento diretto di alcune Case anziani del territorio, fra cui quella di Muggia gestita dalla Cooperativa Itaca. Nato nel segno di un incontro intergenerazionale con momenti di scambio e confronto fra centinaia di alunni delle scuole triestine e vari gruppi di “anziani” della città, Esistenze si pone l’obiettivo di ricostruire e promuovere i legami intergenerazionali utili a favorire la partecipazione attiva degli anziani alla vita sociale, nonché lo sviluppo della socialità in età scolare. A seguire alcune riflessioni dei residenti nella Casa di Muggia.

Nerina Pulgher, anni 98

La tolleranza: Nella mia vita ho sempre cercato di esser giusta e se c’era qualcosa che mi dava fastidio guardavo e cercavo di sopportare. Adesso, ti racconto: come sai, noi abitavamo in via Roma a Muggia e durante la guerra in piena notte arrivavano i tedeschi e, pensando che noi nascondessimo qualcuno, ci svegliavano in piena notte e dovevamo alzarci… altro che tolleranti, e non arrabbiarci per questi trattamenti.

Cosa mi fa arrabbiare: Una cosa che mi fa letteralmente arrabbiare sono le persone che dicono una cosa per l’altra o che si inventano storie non vere, a me piace molto la sincerità.

Cosa mi dà gioia: La cosa che mi fa gioire e che mi riempie il cuore sono i bambini, io sono matta per giocare con i bambini, la nascita di un bambino mi apre il cuore e mi riempie di gioia.

Redenta Tull, anni 94

La tolleranza: Tolleranza e una parola difficile, nella mia vita sono stata molto tollerante, ma la prima cosa che mi viene in mente in questo momento è sicuramente la convivenza forzata dall’esigenza del momento. Mi e mio mari ierimo coloni e abitavamo in una cantina, e per aiutar mio cognato gavemo preso a viver con noi anche la sua famiglia, altro che tollerante dovevo essere. Per quattro lunghi anni abbiamo diviso una cantina per due nuclei familiari, me ricordo che lì è nata la mia Ester, che una brutta malattia mi ha portato via a soli 49 anni, poi mio mari sempre malato e io avanti e dietro per gli ospedali, e sì la tolleranza bisogna proprio averla per andar avanti.

Una cosa che mi fa arrabbiare: Se c’è qualche parola detta male, non vera, è intollerabile e mi fa arrabbiare, non posso tollerare le bugie.

Una cosa che mi ha dato gioia: Il giorno che ci hanno dato un quartier delle case popolari è stato il giorno più felice della mia vita, finalmente un poco de intimità tutta per noi.

Antonino Ferraro

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