LE GRANDI DOMANDE

L’Editoriale del presidente

Pordenone

La chiusura del ventesimo bilancio di Itaca è avvenuta in un clima di grande coinvolgimento e calorosa partecipazione e io, che non ho avuto occasione di dirlo nell’assemblea dell’8 maggio scorso, voglio dire grazie a tutti noi, socie e soci di Itaca, per i risultati raggiunti. Grazie anche per l’attenta e numerosa adesione al rinnovo delle cariche sociali che mi ha visto tra i consiglieri eletti. Al presidente uscente Leo Tomarchio un ringraziamento speciale per ciò che ha fatto e per la sua generosità: mi fa sentire bene la convinzione che dovremo ripagare ancora il suo prezioso apporto.

Orietta_Antonini[1]

Il primo Consiglio di amministrazione, che mi ha conferito unanimemente la carica di presidente, è iniziato con grande vitalità. Ne sono felice, è un Consiglio che mi piace, è giovane, attento e motivato: è la fotografia della Cooperativa Itaca.

La mia prima giornata da presidente è stata molto intensa: dopo il Consiglio ho tenuto una lezione rivolta ai giovani ‘fabers’ su un argomento difficile come è il costo del lavoro, e solo a tarda sera ho potuto rispondere alle molte chiamate e messaggi di congratulazioni, auguri e in bocca al lupo che in molti mi avete inviato. Grazie a tutti e crepi.

Sabato mattina, andando all’assemblea regionale dei soci della Mutua Cesare Pozzo, ho letto l’oroscopo (giuro che non lo faccio mai, ma quello di Rob Brezsny è irresistibile):

“… ma in questo momento la tua capacità di fare domande pertinenti è al culmine. Per questo ti consiglio di celebrare la Settimana dell’indagine mirata. Stabilisci quali sono le tre domande per le quali dovrai trovare una risposta nei prossimi sette mesi”. Ho pensato ad una congiura se neanche l’oroscopo mi restituisce un po’ di leggerezza; più probabilmente sono io un po’ deformata ma avrei comunque preferito un altro segno.

Ho già avuto modo di accennare nella prima seduta di Consiglio ciò che considero prioritario affrontare e che sarà all’ordine del giorno già dalla prossima riunione.

Come accogliere i nuovi soci? Dobbiamo informare subito e meglio su cos’è la Cooperativa sociale Itaca e qual è il patto associativo.

Come mantenere viva la partecipazione? Come recuperare il rapporto con tutti i soci e come garantire il loro coinvolgimento? Come e cosa comunicare anche all’esterno?

E queste sono solo le prime, perché ci sono domande altrettanto sostanziose a cui voglio – insieme al Consiglio e non solo – tentare di dare risposta. Quali saranno per noi le sfide affrontabili? Come teniamo insieme l’impoverimento del welfare e la mutualità interna?

Come possiamo dare il nostro contributo ad un sistema politico che non riesce ad ascoltare, a vedere, a proiettare le politiche sociali ed economiche nel futuro, neanche quello più prossimo? Riusciremo a mantenere lo spessore che oggi diamo alla mutualità esterna, all’inclusione, alla partecipazione dei cittadini?

Come potremo attualizzare il modello organizzativo e di governo della nostra Cooperativa ai cambiamenti (ma quali?) che di sicuro ci saranno?

Ci vorranno più di sette mesi, ma da queste riposte dipende il nostro futuro e questo Consiglio di amministrazione, a partire da me, ci lavorerà con grande intensità. L’oroscopo di sicuro non mi aiuterà, ma questa settimana Brezsny mi ha sfidato e io mi sono fatta (più di tre) grandi domande!

La presidente

Orietta Antonini

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